NUB è un’esperienza progettuale che simula il percorso di definizione di un edificio ibrido. Realizzata appositamente per la Mostra NUB: new urban body, offre ai visitatori la possibilità di confrontarsi con l’ideazione e implementazione di un proprio personale progetto ibrido complesso, da un lato applicando e facendosi ispirare dai contenuti presentati nelle diverse sezioni, dall’altro seguendo le proprie sensibilità e conoscenze. Sempre scontrandosi con la molteplicità di variabili che tale processo generativo, ancorché semplificato, deve governare.
All’inizio del percorso i giocatori sono invitati a scegliere da una mappa/catalogo un’area con caratteristiche chiaramente definite che potranno essere consultate e richiamate anche durante le fasi successive di gioco. Strada facendo sono presentate una serie di scelte che articolano il progetto fino nel dettaglio. Si parte dalla selezione delle funzioni e delle tipologie, per passare - attraverso un ragionamento sui partner da coinvolgere e sugli elementi economicamente significativi da inserire nel progetto - a definire il rendimento socio-economico dell’iniziativa, attorno al quale sarà costruita una valutazione finale e uno scenario di sintesi che resterà al partecipante, come traccia dell’esperienza fatta. Il percorso non è del tutto lineare, ad ostacolare il raggiungimento dell’obiettivo si dovranno superare imprevisti e limiti che il sistema genera sulla base delle scelte fatte dal giocatore il quale di volta in volta dovrà attuare delle strategie progettuali per garantire l’equilibrio sociale ed economico del proprio progetto.
L’esperienza di gioco è parte integrante della mostra e serve a comprendere in modo diretto alcuni dei suoi contenuti.
Ma cosa intendiamo per organismi urbani multifunzionali?
Il concetto di abitare si sta rapidamente evolvendo: sempre più si diffonde l’attitudine a vivere il tempo, lo spazio e la proprietà in modo fluido e strategico, in sintonia con gli impegni quotidiani. Queste nuove modalità di abitare, lavorare, incontrarsi e fruire dei servizi si riflettono in unevoluzione della città: e sempre più spesso ci troviamo di fronte a organismi urbani multifunzionali che, come parti autonome di un unico corpo, sono in grado di rispondere in modo flessibile e adattivo all’esigenza di ognuno di costruire il proprio palinsesto quotidiano, che può essere organizzato secondo tempi e modi dinamici, usufruendo di volta in volta di tutto quello che la città può offrire.
Se pensiamo ai diversi luoghi nei quali ci capita di lavorare e di produrre – il nostro ufficio o quello di altri, la casa, il bar – o se osserviamo come i tempi della famiglia vengono organizzati secondo unarticolata trama che coinvolge network di quartiere, network parentali, luoghi pubblici e privati (socialstreet, case di quartiere, scuole, community hub), ci rendiamo conto che a diversi stili di vita corrisponde un diverso modo di fruizione degli spazi e di organizzazione del tempo.
Gli organismi urbani multifunzionali rispondono a queste necessità e si stanno naturalmente diffondendo nelle città, rappresentando unimportante opportunità per lo sviluppo urbano:
- sono luoghi abitati da persone molto diverse tra loro
- sono utilizzati quasi a tutte le ore
- sono animati da un’ampia gamma di attività (lavorare e abitare, ma anche incontrarsi e divertirsi)
- sono promossi e gestiti da diversi attori, pubblici e privati, organizzazioni locali e cittadini
- sono facilmente accessibili con diverse modalità di offerta: gratuitamente, a consumo, a contratto
- sono fruibili su diverse scale temporali (a ore, giorni, mesi, anni)
- sono luoghi che operano su diversi livelli: locale e globale, fisico e virtuale
- sono orientati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale.